Sono passati 5261 giorni dal nostro matrimonio
Perchè Sposarsi?
Perché abbiamo deciso di sposarci? Più si avvicina il 14 Giugno 2010 e più ce lo chiediamo. No, non per il motivo che sicuramente starete pensando, bensì per renderci conto che io e Manuela la pensiamo davvero allo stesso modo. E quando diciamo questo ci riferiamo non tanto al giorno del matrimonio fine a se stesso: preparativi, celebrazione, ricevimento, varie ed eventuali, ma soprattutto a quello che sarà “il poi”. La risposta più ovvia sarebbe: "Perchè ci amiamo!" ma non solo"! Come pochi altri eventi della nostra vita, il matrimonio è un rito sacro, il cui profondo significato simbolico va al di là della ragione e nel quale, nonostante i commenti pessimistici e le statistiche sfavorevoli, non abbiamo mai smesso di credere. Il matrimonio è prendere coscienza e accettare delle regole, pronunciare ad alta voce il fatidico sì, prendere in maniera inequivocabile l'impegno di trascorrere il resto della vita accanto alla persona amata di fronte alle persone a cui si tiene di più: di fronte quindi a tutta la società. E per fare questo è necessario aver acquisito un grande senso di responsabilità e di consapevolezza. Come avrete già capito, conoscendoci, il nostro matrimonio non rispetterà le tradizioni e questo non per fare “i diversi” ma soltanto perché siamo fermamente convinti che bisogna fare un passo indietro. Tornare a credere che bisogna focalizzare gli sforzi di coppia più che nello “sfarzo” e nello “spendere”, nel senso vero che quel giorno vuole rappresentare. Noi ce la stiamo mettendo tutta, con molta umiltà, per organizzare quel giorno, che all’apparenza potrà risultare “semplice” (non ricorreremo a bomboniere ricercate, gruppi musicali da tournè, ristoranti da mille e una notte, abiti griffati e quanto altro oggi è abitudine utilizzare per rendere il proprio matrimonio il più bello degli altri) ma fondamentalmente sarà “inzuppato” di buoni propositi e di emozioni vere e sincere. Abbiamo seriamente intenzione di sorprendervi in ogni cosa, partendo da ciò che abitualmente siete abituati a considerare una partecipazione nuziale. Noi abbiamo creato: “La Nostra Partecipazione”. Un DVD in cui cerchiamo di raccontarvi i motivi che dovranno spingervi ad accorrere al nostro “richiamo”. Un modo per buttar giù ogni muro che potrebbe creare il tradizionale pezzo di carta ed iniziare ad entrare in ognuna delle vostre case per raccontarvi, come in una favola più bella, ciò che ci ha portato fin qui. Un’altra idea originale che ci è venuta in mente, grazie ovviamente a www.lemienozze.it, è stata quella di mettere on line le nostre nozze e condividere con tutti voi tutto, ma proprio tutto, il nostro matrimonio. Una piccola fonte di informazioni per amici e parenti. Un vero e proprio supporto all'organizzazione della cerimonia e dei festeggiamenti in cui ognuno potrà lasciare nell’area “Guestbook” il proprio commento, il proprio suggerimento, il proprio augurio ed apprendere tutto quello che stiamo cercando di realizzare. Altre sorprese invece avrete modo di scoprirle soltanto se quel giorno diverrete “gli invitati dell’anno al matrimonio del secolo”. Ritornando a quanto sopra, purtroppo non tutti la pensano come noi e sempre più spesso ci capita di ascoltare coppie di giovani sposi confrontarsi con altri “simili” soltanto sulla cifra a quattro zeri “investita” su tale evento. Quasi a voler dimostrare che chi ha speso di più possa di diritto acquisirsi il titolo di “miglior matrimonio dell’anno”. Tutto questo ci ha fatto riflettere tanto e fortunatamente la nostra risposta è stata una bella risata. Ci siamo immediatamente guardati negli occhi e ci siamo detti che tutto ciò non poteva appartenerci. Tra le tante scelte da fare per sposarsi, molti addirittura si pongono il problema del giorno e del mese in cui convolare a nozze. Quando Don Giorgio ci ha informato che non c’erano più molti sabato liberi ci è venuto spontaneo rispondergli che per noi sarebbe andato bene il giorno della settimana in cui abitualmente non si sposava nessuno. Ed ecco svelato anche il particolare del giorno: il lunedì. Già in molti ci domandano: “ma come, di lunedì? Ma perchè?”. Neanche a volerlo fare apposta il 14 di giugno (giorno in cui festeggeremo anche il nostro mesiversario) capiterà di lunedì. Il primo fattore che invece ci ha influenzati nella scelta del mese è stato dettato dal cuore: essendo persone che amano la bella stagione, che hanno bisogno del sole e del caldo per risvegliare i propri sensi e dare il meglio di sé, abbiamo scelto il mese di giugno. E poi, diciamocela tutta, Vieste in quel periodo è più bella che mai. Ritorniamo alla domanda iniziale: "Perché Sposarsi"? Di primo acchito ci verrebbe da rispondere: per dare seguito all'ipotesi positiva che è l'incontro con la persona di cui ci si è innamorati. Se è amore autentico, non lo si vorrebbe per sempre? E’ tanto importante la durata del fidanzamento? Ma c’è di più: molti, secondo noi, si fingono credenti scambiando la fede con la tradizione... forse non se ne rendono neanche conto, ma sposarsi equivale a un giuramento. A sentire un po’ in giro sembra che la gente non ne vuole più sapere di sposarsi. Ad un matrimonio, alla fine del pranzo, prima delle bomboniere e dopo le foto di gruppo, la sposa ha lanciato il bouquet e c'è stato un fuggi fuggi generale. Neanche avesse tirato una granata. Questo la dice lunga su cosa si pensa del matrimonio di questi tempi. Se ci fate caso, negli ultimi tempi gli aggettivi che si sentono associare al termine "matrimonio" sono quasi sempre tutti negativi: "ora è finita la pacchia", "hai finito di divertirti" e via di seguito. Dalle poltrone dei talk show televisivi, truccatissimi presentatori “sputacchiano” percentuali allarmanti di coppie che si sfasciano dopo pochi metri dalla partenza, separazioni, divorzi, cause legali. Per molti altri invece il matrimonio è semplicemente la fase di preparativi che anticipano la cerimonia. Quante banalità! Quel fatidico giorno si sentono come star, hanno i riflettori puntati addosso. Non si rendono conto che allo scoccare della mezzanotte il “gioco si fa duro” e conseguentemente dovranno imboccarsi le maniche per affrontare le avversità della vita? Superata la “sbronza cerimoniale” tra flash, pioggia di riso e cori da stadio, la vita è li, ad attenderli all’uscio di casa mentre nervosamente batte il piede sul pavimento spazientita e pronta a metterli a dura prova. Il quadro non è certo incoraggiante. Qualche anno fa è uscito un film, il nostro preferito: Casomai, di Alessandro D'Alatri. Procuratevelo subito e cercate di guardarlo prima del nostro matrimonio... inizierete così ad assaporarne già lo spirito. Racconta la storia di una giovane coppia, interpretata da Fabio Volo e Stefania Rocca, che intende sposarsi. Non vogliamo rovinarvi la visione ma questo film ci ha colpito in particolare per una ragione sopra le altre: l'ipotesi positiva. Al di là di quello che succede ai protagonisti, e ne succedono parecchie, l'ipotesi rispetto al matrimonio è positiva. E questo oggi ci sembra un punto particolarmente originale. Oggi non è ieri. E' anche vero che le statistiche sono oggettive: divorzi, separazioni e crisi matrimoniali sono in aumento. Non crediamo francamente che questo sia dovuto, come dicono alcuni, al fatto che la vita oggi è più incerta. Senza andare tanto indietro con gli anni, potevi beccarti un'influenza e lasciarci le penne o finire deportato dal primo esercito che passava sul suolo italico. Non credo che ci fosse tutta questa grande sicurezza. Anzi, la gente aveva molti meno soldi, meno benessere e meno informazioni rispetto ad oggi. Altri credono di aver risolto il problema rifugiandosi nella convivenza. Credono che convivere sia meglio che sposarsi perchè si eliminano un sacco di problemi e se un rapporto non va, si scioglie. Senza troppi rimpianti. Ma se per un attimo pensiamo alla persona che amiamo, secondo noi, è impossibile non pensare che possa essere "per sempre". E la convivenza in questo senso mette dentro questo tutta l'incertezza del pensare di poter dire "ok, avevo scherzato". L'uscita di sicurezza a portata di mano. Se una convivenza fosse infatti la più bella e soddisfacente che ci potessimo immaginare e se durasse tutta la vita, non sarebbe di fatto un matrimonio mancato? Noi siamo pronti per questo! Non vogliamo vivere di rimpianti. Ci siamo trovati e ci siamo resi conto, con responsabilità che lo siamo veramente! E allora? Cos’aspettate a dichiararci marito e moglie! Il 14 Giugno 2010 abbiamo invitato al nostro matrimonio circa una settantina di persone e se siete arrivati a leggere fin qui sarete quasi sicuramente tra questi. Non è stato facile. Anzì, è stato davvero difficile. Ci siamo affidati al buon senso, valutando con attenzione di escludere tutte quelle persone che hanno fatto di tutto per distruggere il nostro rapporto, quelle che con la loro superficialità si troverebbero comunque “fuori luogo” a trascorrere una giornata in nostra compagnia e quelli che neanche conoscono Dario o Manuela (parenti frequentati soltanto in età adolescenziale, gli amici non in comune...). Abbiamo preferito, e per questo ci scusiamo con chi se la sarà già presa, di pensare alla nostra felicità e non a quella degli altri. Vorremmo soltanto che quel giorno ci siano attorno a noi tante persone pronte da sempre a sostenerci in ogni momento, leali e sincere. Non vogliamo invece ritrovarci con persone banali che si soffermeranno soltanto al giudicarci, al giudicare il nostro modo di vivere il matrimonio ed a lamentarsi magari di “aver messo troppo nella busta”. Avevamo un’idea precisa per voi. Avremmo voluto farvi diventare tutti “testimoni”. Purtroppo, quel giorno non sarà possibile, per questioni di spazio e di vincoli legati alla “burocrazia ecclesiale”, ma sappiate sin da ora che ci siamo battuti per questo. Fortunatamente siamo giunti ad un sano compromesso. Ora non ci resta che attendere il 14 Giugno 2010 con la speranza di avervi trasmesso le nostre “sensazioni” più belle! Grazie in anticipo per tutto quello che già state facendo per favorire il nostro Sì.